Prodotti

Sì, prodotti. Anzi: "prodotti della ricerca". Così vengono oggi definiti (e classificati) monografie, saggi, contributi, recensioni, schede, tutto quanto insomma costituisca esito tangibile (e valutabile) di un lavoro di ricerca. Credo sia nei documenti dell'ANVUR (poi recepiti nella pratica di governo, amministrazione e finanziamento degli atenei) che la definizione abbia fatto capolino, qualche anno fa. Lasciamo perdere? Sì, è meglio.

Compongo qui un elenco selezionato dei mie 'prodotti', procedendo in ordine di apparizione delle tematiche  affrontate. 



La politica ecclesiastica degli Sforza, tra chiese locali e corte romana
Grosso modo, fu su questo tema che iniziai a lavorare con la tesi di laurea, andando poi avanti per qualche anno. Avrei dedicato più volentieri il mio tirocinio giovanile alla storiografia sul Rinascimento fiorentino, ma mi si fece capire che era meglio sporcarsi le mani negli archivi. Per imparare il mestiere, va da sé.

- La provvista dei benefici. Strumenti e limiti dell'intervento ducale (1450-1466), in Gli Sforza, la Chiesa lombarda, la corte di Roma. Strutture e pratiche beneficiarie nel ducato di Milano (1450-1535), Napoli 1989 (Europa Mediterranea. Quaderni, 4), pp. 1-113. Alla pagina linkata una recensione apparsa su L'Indice dei libri del mese. Non ho voglia di scannerizzarlo: troppo lungo.

Da chiesa della comunità a chiesa del duca. Il "vescovato sfortiano", in Metamorfosi di un borgo. Vigevano in età visconteo-sforzescaa cura di G. Chittolini, Milano 1992, pp. 117-144. Download: qui.

- "Curiales lombardi" nel secondo ‘400. Appunti su carriere e benefici, in Roma capitale (1447-1527), a cura di S. Gensini, Pisa 1994 (Centro di studi sulla civiltà del tardo Medio Evo di San Miniato. Collana di Studi e Ricerche, 5), pp. 415-471. Anche questo, per il momento, rimane allo stato cartaceo.

- "Quod ad aures Lombardorum non veniat": osservazioni intorno al cosiddetto indulto di Niccolò V a Francesco Sforza, in Le storie e la memoria. In onore di Arnold Esch, a cura di R. Delle Donne e A. Zorzi, Firenze 2002 (Quaderni di RM Rivista), pp. 53-67. Download: qui.


Edizioni critiche
Questo sì che è un mestiere ingrato. Ogni errore può costare caro (non solo a chi lo commette), e ci vuole molta pazienza (non ne ero particolrmente provvisto, a quei tempi). E la compilazione degli indici analitici non può essere descritta in poche parole: è un'esperienza di vita, anomala e frustrante. Per la tesi di dottorato, dunque, questo feci: un'edizione critica di carte dell'XI e del XII secolo. Adottando un metodo di lavoro ben consolidato (da altri), applicando dettami 'di scuola'. Contemporaneamente, con maggiore libertà, avviai un lavoro su una serie di registri dell'Archivio Vaticano (luogo che la tradizione storiografica italiana aveva sostanzialmente scansato per almeno un secolo, da quando cioè l'Archivio aveva aperto i battenti: vi si fiondarono tutti - tedeschi, francesi, ungheresi - ma noi no. Noi, no).

- Le carte del monastero di Santa Maria di Morimondo. I (1010-1170), Spoleto, Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, 1992 (Fontes. Fonti storico-giuridiche 3). Edizione digitale qui.

- Camera Apostolica. Documenti relativi alle diocesi del Ducato di Milano (1458-1471). I "libri annatarum" di Pio II e Paolo II, Milano 1994 (Materiali di storia ecclesiastica lombarda. Secoli XIV-XVI). Dalla pagina linkata di arriverà all'Introduzione: un bel PDF.

- Le carte del monastero di Santa Maria di Morimondo. II (1171-1200). Edizione digitale (nel Codice diplomatico della Lombardia medievale: vedi oltre) del 2001 qui.

- Le carte della canonica di S. Giovanni ‘de foris’ di Brescia (1087-1200). Edizione digitale (nel Codice diplomatico della Lombardia medievale: vedi oltre) del 2000 qui.


Strategie e falsificazioni documentarie (secoli XI-XII)
Verso la metà degli anni '90 mi proposero di studiare un "breve" conservato dall'Archivio vescovile di Pavia, parecchio interessante e ambiguo. Da qui (casualmente, certo) originò un bel filone di studi. La 'scena' documentaria è soprattutto quella dell'antica capitale del Regnum Italiae, negli anni in cui si appresta a diventare comune cittadino. Cosa c'è di più divertente dei falsi? Nulla. Non l'ho mai conosciuto personalmente, ma so per certo che Scipione Maffei li detestava. Che brutto carattere!

- Strategia documentaria e iniziativa politica vescovile a Pavia sullo scorcio dell'XI secolo, in "Rendiconti. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, Classe di Lettere e Scienze Morali e Storiche", 131 (1997) p. 13-46. Download: qui.

Sul tema del falso in diplomatica. Considerazioni generali e due dossier documentari a confronto, in Secoli XI e XII: l'invenzione della memoria, Atti del Seminario Internazionale. Montepulciano, 27-29 aprile 2006, a cura di S. Allegria e F. Cenni, Montepulciano 2006, pp. 9-50. Download: qui.

Caritatis negocia e fabbriche di falsi. Strategie, imposture, dispute documentarie a Pavia fra XI e XII secolo, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 2011 (Nuovi Studi Storici, 90). Dalla pagina linkata si arriverà alle pagine introduttive e conclusive, ma anche al penultimo capitolo, dedicato ai primi tempi dell'esperienza comunale.

Il testamento di Manigunda, in Medioevo dei poteri. Studi di storia per Giorgio Chittolini, a cura di N. Covini e A. Gamberini, F. Somaini, Roma, Viella, 2012, pp. 9-33. Download: qui

Diplomi per San Salvatore di Pavia, in Herrscherurkunden für Empfänger in Lotharingien, Oberitalien und Sachsen (9.–12. Jahrhundert), hgg. W. Huschner, T. Kölzer, M. U. Jaros, Eudora-Verlag, Leipzig 2020 (Italia Regia, 2), pp. 253-259. Download: qui.


Edizione digitale dei testi documentari: riflessioni ed esperimenti
Lo sbarco sull'Internet (l'ho già ricordato in un'altra pagina) generò delle idee. Ci pensai un po' su, poi tentai di dare loro  forma e sostanza. 

- Diplomatica (e diplomatisti) nell'arena digitale, in «Archivio Storico Italiano», CLVIII (2000), 584 (disp. II), pp. 349-379. Download: qui.

- Diplomatica e nuove tecnologie. La tradizione disciplinare fra innovazione e nemesi digitale, in «Scrineum Rivista», 1 (2003). Download: qui.

- Edizione digitale di fonti diplomatiche: esperienze, modelli testuali, priorità, in "Reti Medievali - Rivista", VII, 2006, 2. Download: qui.

- Experiment einer digitalen Edition urkundlicher Quellen: Der Codice diplomatico della Lombardia medievale (8. – 12. Jahrhundert, in "Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken", 86 (2006), pp. 538-561 (con Valeria Leoni): qui.

- Testi digitali: nuovi media e documenti medievali, in Les historiens et l'informatique: un métier à réinventer. Etudes réunies par Jaen-Philippe Genet et Andrea Zorzi. Roma, École Française de Rome, 2011, pp. 73-86 (con Antonella Ghignoli). Download: qui.

- Codice diplomatico digitale della Lombardia medievale (secoli VIII-XII). Qui.


Placiti e carte in età carolingia
Finalmente l'alto Medioevo. Beh, anche se le carte da studiare sono complicate, il vantaggio è che risultano (quasi) tutte edite.  

- Notarii e cancellarii nei capitolari carolingi: una rilettura, in Le Alpi porta d'Europa. Scritture, uomini, idee da Giustiniano al Barbarossa. Atti del Convegno internazionale di studio dell'Associazione italiana dei Paleografi e Diplomatisti. Cividale del Friuli (5-7 ottobre 2006), a cura di L. Pani e C. Scalon, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto medioevo, 2009, pp. 141-172. Download: qui.

- I giudici palatini, le carte, le leggi. Pratiche documentarie e documentazione di placito sullo scorcio del secolo IX, in Almum Studium Papiense. Storia dell'Università di Pavia dal medioevo al XXI secolo, a cura di D. Mantovani. Volume I: dal Medioevo all'età Spagnola, a cura di E. Barbieri e D. Rando, Milano, Cisalpino, 2012, Tomo I, pp. 171-186. Download: qui.

- Pratiche documentarie a Milano in età carolingia, in "Ianuensis non nascitur set fit". Studi per Dino Puncuh, Genova, Società Ligure di Storia Patria, 2019, vol. I, pp. 96-112. Download: qui.

- Il placito (e i due diplomi) del diacono Gariberto, in "Scrineum Rivista" 17/2 (2020), pp. 147-189. Download: qui.


Variae
Esiti di piste secondarie oppure abbandonate; testi d'occasione, o gentilmente commissionati.

Appunti sui brevia di XI e XII secolo, in "Scrineum Rivista", 4 (2006-2007), pp. 107-152. Download: qui.

- L'insegnamento della Diplomatica nell'attuale assetto universitario. In Atlante della diplomatica comunale in rete. Questioni e prospettive. Atti del Seminario conclusivo del Progetto di rilevante interesse nazionale 2006-2008: “Culture politiche e pratiche documentarie nell’Italia comunale e signorile (secoli XII-XIV)”, Genova, 18-19 settembre 2009. In "Scrineum Rivista", 6 (2009). [Attenzione: credo tutti i link siano ormai ciechi]. Download: qui.

Carta canta e mette "l'Istoria a soquadro", in Il falso e la storia. Invenzioni, errori, imposture dal medioevo alla società digitale, a cura di M. Gazzini, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2020, pp. 171-197. Download: qui

Sulla notitia iudicati del 4 novembre 1049 (il cosiddetto “placito di Albosaggia”), in Tracce minime. Le radici del Medioevo nel territorio di Sondrio, a cura di R. Pezzola, Franco Angeli, Milano 2022, pp. 15-30. Download: qui.

- Aldo A. Settia scrittore di storie (e di storia), in «Castrum paene in mundo singulare». Scritti per Aldo Settia in occasione del novantesimo compleanno, a cura di S. Caldano, G. De Angelis, C. La Rocca. In corso di stampa. Ma lo si può leggere  qui.