Una settimana a Roma: 1984, fine di maggio. Giacca e cravatta, autorizzazione a frequentare la sala di consultazione dell'Archivio Segreto Vaticano. Mi ero preparato: avevo studiato il prospetto dei fondi, individuato alcune serie archivistiche che avrei potuto sondare per arricchire il quadro documentario del mio lavoro, fin lì limitato alle fonti sforzesche.
Decisi di iniziare dai Registri delle suppliche. Fu un fiasco. Mi resi conto di non essere ancora in grado di decifrare con disinvoltura quei testi scritti in una corsiva per me complicata, densi di abbreviazioni e formule ceterate.
Ero incerto: tornare a casa con la coda tra le gambe o provare con una serie diversa?
Un pomeriggio turistico trascorso ai Fori mi incoraggiò a restare. Proviamo con i Libri annatarum, pensai. In fondo, studiosi di altri paesi l'avevano già fatto.
Andò abbastanza bene, tutto sommato.
Andò abbastanza bene, tutto sommato.
Dopo la tesi, si iniziò a discutere, con Giorgio Chittolini e i miei colleghi aspiranti ricercatori, di un progetto di edizione, di una 'collana'. Fu molto prezioso il lavoro preparatorio di Gianluca Battioni; poi ebbi la fortuna di una borsa all'Istituto Storico Germanico di Roma, e in quei mesi fui in grado di raccogliere tutti i materiali e di iniziare a preparare il primo volume.
Lascio qui la lunga Introduzione, della quale fui molto orgoglioso.
Il libro può essere acquistato (ma non ne vale la pena) su qualche store: Libreria medievale, Libropoli, Unilibro e altri. Qui l'elenco delle biblioteche che lo posseggono.