Documenti


Tra le carte sparse sul tavolo del mio studio in unipv è riemerso questo foglio: è lo schema (buttato giù a mano) dell'Atlante di storia e geografia della documentazione italiana nel medioevo, progetto (naufragato) cui faccio qualche cenno nell'apposita pagina. Per provare a capire qualcosa basta ingrandire la foto.


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Credo (anzi, penso d'esserne certo) si tratti della mia prima pubblicazione di carattere 'scientifico' (ho scannerizzato la copertina dell'estratto). Erano gli anni del dottorato, mi misero in mano questo diploma di Ugo e Lotario e mi dissero "arrangiati!". Ne sortirono tre pagine di nessun interesse (davvero: nessuno), e che oltretutto rimarcavano un errore commesso dal grandissimo Luigi Schiaparelli.



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Questo è un estratto (autoprodotto) della prima annata di Scrineum Rivista. Fascicolatrice e taglierino, non era così peggio di quelli delle altre riviste.  Certo, può apparire paradossale: una rivista solo on line che produce roba cartacea? Beh, mica tutti si erano 'convertiti' subito al digitale.




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Questo invece è tutto ciò che sopravvive di una commedia che scrissi nel 1984, di ispirazione beckettiana. Ho cercato invano i fogli mancanti: non l'ho mai riscritta né riprodotta in formato digitale. Ha dunque subito lo stesso amaro destino dell'Epitome di Tito Livio, o dell'opera (di autore sconosciuto) nota con il titolo di De bellis macedonicis. Anche qui, basta ingrandire l'immagine per capire qualcosa. Ma non credo ne valga la pena.



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Questo è invece il frontespizio della mia personalissima copia di 1899. A. C. Milan. Le storie, che portammo per farne doni a una reunion di leggendari calciatori rossoneri organizzata per celebrare il cinquantesimo anniversario della prima Coppa Intercontinentale vinta dal club (1969-2019). Le firme autografe sono, dall'alto in basso, del povero Pierino Prati (1946-2020), Lino Golin, Giovanni Lodetti, Saul Malatrasi e Nevio Scala.