Morimondo

Trascrizione, regesto e commento di una carta appartenuta all'archivio del monastero cistercense di Morimondo: questo mi toccò fare nella prova scritta dell'esame di dottorato. Poiché andò bene, chiesi e ottenni (era il dottorato di ricerca in Diplomatica) di lavorare per la tesi all'edizione delle carte morimondesi: un bel complesso documentario, XI e XII secolo, sullo sfondo la rivalità tra i nascenti comuni di Pavia e di Milano. Non voglio farla lunga.

All'inizio le cose non andavano molto bene, perché rimanevo attivo (e interessato) ai temi sforzeschi sui quali avevo iniziato i miei studi. Ettore Cau, coordinatore del dottorato, a un certo punto si arrabbiò, minacciando di cacciarmi se non avessi iniziato a prendere la cosa sul serio.

Da giovane presuntuoso, mi sentii sfidato. "Ora ti faccio vedere io cosa so fare", pensavo. Non sapevo fare niente, dovevo imparare tutto. Soprattutto ad avere pazienza. Ettore, in questo, era maestro: spaccava il capello in quattro. In quegli anni, ho imparato tantissimo. E tra noi fiorì un'amicizia solidissima, nutrita da reciproca stima e rispetto, e ravvivata da accesissime discussioni (anche di politica, mica solo di 'diplomatica').

Ebbi l'onore di discutere la tesi davanti a una commissione presieduta da Giorgio Costamagna: ci dovemmo presentare in un appartamento all'EUR, era la tarda primavera del 1990. La proposta, ora, era di pubblicare l'edizione nella collana Fontes (messa su da Cau e da Antonio Padoa Schioppa), acquisita dal CISAM di Spoleto. Nel giro di qualche anno fu pronta (un lavoro di edizione critica è quanto di più delicato e lento nel procedere vi possa essere). 

E il libro fu presentato, a Pavia, nella primavera del 1994, da Cinzio Violante, Ottavio Banti, Silio Scalfati. Dice Ettore che non sembravo particolarmente contento. Forse è vero. Si metteva un punto, ma come sarebbero continuate le cose ancora non lo sapevo.

Non vale la pena di acquistare il libro: costa un occhio della testa. Chi proprio non volesse farne a meno, può rivolgersi al CISAM o a qualche altro store. O andare a consultarlo in biblioteca: qui un elenco di quelle che lo posseggono.