Ultimi messaggi cifrati

L'editore Casagrande (ticinese, con sede a Bellinzona) decise (chissà se poi vi fu qualche pentimento) di pubblicare questi miei racconti nel 2003. Nella collana «Scrittori». Voglio dire: in una collana che comprende opere di gente come Romain Gary, Ágota Kristóf, Max Frisch, Friedrich Dürrenmatt, Robert Walser e altri che conosco meno (o non conosco affatto).

Così nella quarta di copertina.

Un viaggio in treno attraverso l'ossessione di una donna tanto amata quanto sfuggente, una missione donchisciottesca per salvare il capitano Cook, il bisogno di andare oltre fino a toccare il cielo, un capodanno in attesa di Bruce Springsteen, la relazione "cifrata" tra un agente segreto e una giornalista televisiva… 
Michele Ansani si muove, con passo ironico e leggero, sull'orlo dell'inquietudine e dello spaesamento.

E così nel risvolto.

Leggerezza, ironia e mistero sono gli ingredienti di questi dieci racconti ambientati in epoche e luoghi lontani e vicini, ma legati tra loro dai fili rapidissimi del pensiero.
La sorte del capitano Cook viene ricostruita dalla contessa di Monterotondo, che osservando un'incisione dal proprio letto, si innamora perdutamente di lui. Ma chi è il giovane e anonimo inglese che compare e scompare misteriosamente dalla nostra storia? Forse lo stesso capitano redivivo e mai defunto? E che fine farà l'anziana contessa? E che cosa si nasconde dietro la scomparsa del leggendario capitano?
Il vecchio Biorn Biorklund è passato indenne attraverso tre secoli e festeggia il suo compleanno ultracentenario perfettamente in salute, avvinghiato ai suoi ricordi come a verità forse parziali. Ma c'è qualcosa che inquieta gli eredi seduti attorno al suo tavolo: un container, l'arrivo degli orsi ballerini dalla Russia e l'inspiegabile fuga di un giovane figlio.
Le storie di Michele Ansani sono storie al limite tra l'oggi e il domani, tra la banale quotidianità e l'attesa di un miracolo, di avvenimenti che forse si realizzano ma restano inaccessibili. O che si realizzano solo nella mente di chi li racconta. O che non si realizzano ma vale la pena comunque raccontarli. Come ultimi messaggi cifrati.

Mi tocca però dire che nel racconto finale (che dà il titolo alla raccolta) il protagonista non è un agente segreto ma un giudice. E mi tocca aggiungere che, rispetto al dattiloscritto che consegnai all'editore, mancano due racconti (a mio parere fondamentali), che rendo fruibili ai fanatici di questo libro: 
- Ove si narra di come papa Silvestro trovò il modo di salvare la tiara (qui);
- Anticipando il giudizio di Dio (qui).
Non so perché li abbiano espunti. Forse perché ritenuti disomogenei (vi si raccontano storie dell'anno Mille o giù di lì)? O perché di bassa qualità? Entrambe le ipotesi hanno qualche fondamento.
A ogni modo, ne parlavo in un bar con Frisch e con Dürrenmatt, impegnati a verificare le prospettive editoriali (post-mortem) della loro corrispondenza epistolare. Max scosse la testa, ma poi tese l'orecchio verso il giardino contiguo, e disse: "Adesso cantano ancora". Chi?, chiesi. Alzò le spalle. Friedrich invece mi rispose: "l'editore non è solo un giudice, è anche un boia". Capito.

Recensioni? Su qualche introvabile foglio ticinese, per quanto ne so. Forse qualche trafiletto su testate italiane, ma non ricordo e non ho conservato nulla.

Si può acquistare il libro direttamente dal sito dell'editore, su IBS, su Amazon, anche su Il Libraccio (nuovo o usato) e altrove.


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