Giardini di rose

Testo di Maria Grazia Basile, musica mia.
Canzone giovanile, profumo di cortili universitari, glicini e magnolie.
Prima registrazione del 1985, nella versione originaria.



Registrazione del 2015 con arpeggio non di chitarra ma di Yamaha vecchio. Ne ho riciclato la coda strumentale sia come Intro di Lost Football Times, sia come primo intermezzo di Reaching the Nowhere Land.

Il testo sotto la finestra del video.



Giardini di rose

stanca di incendi improvvisi
e di pochi resti bruciati
con la pelle ancora bagnata
asciugò i suoi sogni sfocati
Sorrise con gli occhi allungati
un po' ancora si morse le labbra
fra le gocce il disegno segreto
scivolava dal collo alle mani
e mai più si promise giardini di rose ...

liberata dai troppi colori
la ormai sempre più piccola stanza
spalacò le finestre alle nubi
invitò al suo gioco anche il vento
raccolse i capelli alla nuca
e più strette rinchiuse le dita
dalla morsa il disegno segreto
già filtrava e cadeva sui muri
mai più si promise giardini di rose ...

non più sola a cogliere fiori
o a rincorrere fragili fate
sulla strada diritta e sdraiata
cercò con lo sguardo ora fermo
e la vide con cesti di frutta
coi capelli intrecciati di ortiche
le portava con gli occhi allungati
un unguale disegno segreto
non le prometteva giardini di rose ...

silenziose affiancarono il passo
lungo il fiume addentarono i frutti
verdi e aspri ai denti e al palato
ma raccolti in un nuovo frutteto
insieme nella sabbia asciutta
nascosero bambole vecchie
salvarono solo il canto
di poche conchiglie salate
non si eran promesse giardini di rose ...

inchinata a specchiarsi nell'acqua
la incontrarono alla fontana
nella conca di pietra increspata
si leggeva il disegno segreto
fino a ora le aveva aspettate
strappato dal salice curvo
il ramo già scelto da tempo
legò stretti i tre polsi scuri
e guardarono alla promessa di distese
di rose recise ...