La luna e i falò

A metà anni '80 mio fratello Bruno aveva messo su, insieme ad alcuni amici, un gruppo con venature dark e new age. Uno di loro - il batterista, Roberto Peraro - scriveva testi buoni, che non sempre però riflettevano le inclinazioni dei Chemako (si chiamavano così). Così, ogni tanto, 'soffiavo' loro qualcosa conferendo ai testi la mia impronta musicale. Questa (è una mia opinione) non poteva essere trattata diversamente da così. Altrove ho postato una versione 'live'. Appena sotto, la registrazione (abbastanza recente) caricata su SoundCloud.
Segue la versione rimasta dormiente nel Korg: dovrei averla messa lì tra il 2001 e il 2004. Aggiungo anche la prima registrazione, decisamente barocca, risalente all'agosto del 1986.
Il testo sotto l'ultima stringa audio.









La luna e i falò

maestro dal viso di pietra
che sei sveglio sul fiume di notte
che cerchi l’odore di donna
che guardi la luna sull’acqua
siedi qui accanto all’aperto
sul filo che corre lontano
e se cadi dentro i tuoi pensieri
la notte ti darà la mano

poco sforzo ti costerà
sognare una stella cometa
che viaggia senza far rumore
che muore senza alcun dolore
ma tu bevi alla nostra salute
e più pieno il desiderio sarà
e se scopri che la notte è atroce
nessuno ti sveglierà