Alla corte del re


Una suite che composi entro il 1980, perché la registrazione (fatta in unica sessione a casa di un amico che disponeva di un discreto stereo e di un microfono) è del gennaio di quell'anno.


L'audiocassetta ha subito l'offesa del tempo, dell'umidità, della polvere; è in condizioni pietose e sono riuscito a recuperare solo la canzone che dà il titolo alla 'favola' (che è una favola ingenua, giovanile, e alterna canzoni e racconti mal recitati), di chiara ispirazione branduardesca. Insomma: medievaleggiante. C'era un indovinello, il cui arpeggio ho riciclato per l'Indovinello veronese (in una delle sue versioni ho mescolato i due testi). C'era, alla fine, Primavera, che ho reinciso (con testo accorciato) recentemente. Altre discrete (per le mie possibilità) sequenze di chitarra sono irrimediabilmente perdute. Forse, prima o poi, le risuonerò.

Ecco, qui sotto, la stringa audio di Alla corte del re.