Viaggio di nozze

Da qualche parte in Liguria, molto tempo fa, probabilmente sulla costa di Levante, vidi che in prossimità di una galleria ferroviaria due binari convergevano. Troppo stretta perché potessero entrarci insieme. Quell'immagine mi è rimasta a lungo in memoria, finché un giorno ci ho ricamato su alterandola, producendone una specie di canzone, che è questa.
Scritta nel 1999 ma registrata solo nel 2014, con vari remix.
Il testo sotto la finestra del video.




Viaggio di nozze

confluirono all'imbocco della galleria
improvvisamente paralleli 
gemelli della ferrovia
si guardarono si studiarono quel tanto che
non basta a misurare sino in fondo
quello che hai di fianco cosa sa di te
indugiarono pensarono alla strada dietro di sé
compagni di avventura
ma ora non capivano perché
e poi mirarono la notte spalancata nella galleria
magnifica promessa
da viaggiare sul filo della fantasia

"dentro questo buio forse noi non ci separeremo mai
sotto questo scuro tu finalmente mi conoscerai
dopo questa notte poi non so dire dove ti addormenterai
forse più vicino al mare ..."

si congedarono sulla bocca della galleria
ma parete stretta nasconde silenzio
fatto a carica di gelosia
fatto a forma di paura di quella stranissima cortesia
paura della luce
paura della fine della galleria
"binario parallelo
specchio generato dalla ferrovia
gemello traditore
amante da parodia
non dirmi che 
dopo questo buio noi non ci separaremo mai
che sotto questo scuro tu finalmente mi toccherai
che dopo questa notte poi chissà dove mi accompagnerai
forse giù vicino al mare ..."

e alla fine di quel capolavoro di ingegneria
di loro uno solo
usciva di corsa dalla galleria
d'istinto si voltò e vide che
c'era il mare di fianco a sé
e sotto il mare il cielo
e sotto il cielo chissa cosa c'è ...

"dopo questo buio certo noi non ci separeremo mai
dentro questo scuro tu sicuramente ti abbandonerai
dopo questa notte poi non so dire dove ti addormenterai
forse più vicino al mare …"