Il giorno dell'appuntamento




alla prima fermata gli disse 
sono quasi a casa
salutami con un abbraccio
una carezza poco rumorosa
abbi cura di te 
e non dimenticarti  di guardare il mondo
ci rivedremo quando avrai trent’anni
ci rivedremo tra dieci anni

dopo una lunga frenata il treno
la scaraventò nel buio
di una stazione deserta  un pallido rifugio
lei si colorò i capelli 
alzò la testa  e si lasciò portare
dalla notte che la prese 
senza darle tempo di respirare

lui si guardò un po’ intorno
non aveva più niente da fare
non aveva pensieri o certezze particolari da conquistare
ma il viaggio era ancora lungo
e ad ogni città il cielo si faceva più chiaro
l’occidente si abbassava
e la sua testa sfiorata dal sole
lentamente si addormentava

tra dieci anni avrai  due figli già grandi 
e una grande casa
una stanza solo per i libri  e un po’ di nostalgia 
di uomini sul mare
di donne che camminano  al centro della strada 
senza mai guardare
e quando ti verrò a cercare
non offrirmi giardini di rose
o bibite ghiacciate

ma i presentimenti  sono solo false tentazioni
sono nebbie pericolose  ai passi di frontiera
sono come girandole di segreti 
sono immagini della sera
sono come dei cavalli bianchi 
che vagano senza meta
sono l’ombra di una faccia inquieta  

no lui non avrà le mani legate 
ma due grandi ali
scatole piene di caramelle  e portasigari speciali
la sua voce sarà ancora più forte 
i suoi silenzi  sempre carichi di parole
le promesse che avrà mantenuto
la posta di ogni scommessa 
che non avrà perduto

lei invece si confonderà 
nei suoi dieci maglioni gialli
e li porterà orgogliosa 
nonostante lo scorrere degli anni
caccerà i fantasmi proverà variazioni 
sul tema del destino
avrà i capelli di due colori
e la pelle bruciata 
di un intenso sapore marino

e il giorno dell’appuntamento 
in una città di mare
non avranno pensieri 
o certezze particolari da conquistare
si guarderanno intorno 
cercheranno qualcosa da raccontarsi
poi rideranno con forza
e ancora una volta 
crederanno di assomigliarsi