Città invisibile

Terza canzone della Ballata di Ipazia.
Eccola, estrapolata.
Il testo sotto la finestra del video.





Città invisibile

avvistata dal mare una carovana sembrerà
guardata dal deserto a forma di nave sull’orizzonte si staglierà
altre innumerevoli sembianze e colori assumerà
da incolmabili distanze e cammini infiniti si arriverà
ma è sola e invisibile la città
aggrovigliata e impalpabile la città
di indistinguibili mescolanze si propagherà
di incalcolabili abbondanze si travestirà
ma è davvero invisibile la città
solitaria e inaccessibile la città
e sarà indimenticabile per ogni straniero che passerà
ma resterà incomprensibile ogni parola che vi ascolterà

avvistata dal cielo una nuvola sembrerà
guardata da terra a forma di aereo l'orizzonte sorvolerà
imprecisabili somiglianze di giardini e palazzi costruirà
da inesplorabili lontananze la si respira già
ma è sola e invisibile la città
disperata e inconsolabile la città
di inimitabili eleganze per te di sera vestirà
di irrimediabili speranze l'illusione t'imprigionerà
ma è soltanto invisibile la città
inappagata e volubile la città
e resterà innominabile per ogni straniero che fuggirà
se sarà imperdonabile la donna che lo ingannerà
e sarà intollerabile il ricordo per chi lo raccoglierà
ma resterà intraducibile ogni parola che ne parlerà