Nella primavera del 1984 volevo un poster da appendere in uno spazio libero sulla parete del mio monolocale pavese. Ero senza quattrini, così decisi di farlo io, coi pastelli avanzati dalle attività della preistoria scolastica. "La città celeste", appunto. Come si può vedere, disegno e pittura non sono propriamente nelle mie corde.